In fondo non sono la stessa cosa? Ho trovato, navigando, una bellissima poesia sul Go di Jorge Luis Borges. Eccola:
EL GO
Hoy, nueve de setiembre de 1978,
tuve en la palma de la mano un pequeño disco
de los trescientos sesenta y uno que se requieren
para el juego astrológico del Go,
ese otro ajedrez del Oriente.
Es más antiguo que la más antigua escritura
y el tablero es un mapa del universo.
Sus variaciones negras y blancas
agotarán el tiempo.
En él pueden perderse los hombres
como en el amor y en el día.
Hoy nueve de setiembre de 1978,
yo, que soy ignorante de tantas cosas,
sé que ignoro una más,
y agradezco a mis númenes
esta revelación de un laberinto
que nunca será mío.
Traduzione:
IL GO
Oggi, 9 settembre 1978,
ho tenuto nel palmo della mano un piccolo disco
dei trecentosessantuno che sono necessari
nel gioco astrologico del Go,
quest'altro gioco di scacchi d'Oriente.
Esso è più antico della più antica scrittura
e la sua tavola è una mappa dell'universo.
Le sue variazioni bianche e nere
faranno finire il tempo.
In esso possono perdersi gli uomini
come nell'amore e nel giorno.
Oggi, 9 settembre 1978,
io, che sono ignorante di tante cose,
so che ne ignoro una di più,
e ringrazio i miei numi
per questa rivelazione di un labirinto
che mai sarà mio.
Jorge Luis Borges
4 commenti:
... ti commuovi per una poesia, ma il tuo nome e' violenza...
conosci te stesso?
Non ho mai conosciuto me stesso ma ci sto provando giorno dopo giorno... a cominciare dallo pseudonimo. Una volta era "violenza" ora è Dragotigre e sarà per sempre e solo Dragotigre!
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